Da quando è diventata obbligatoria il 1 gennaio 2019, la fatturazione elettronica ha suscitato numerose domande e acceso il dibattito, non solo tra gli imprenditori, ma anche tra i liberi professionisti.
E non a caso, perché molti, ancora oggi, si chiedono: come funziona la fatturazione elettronica? Chi è obbligato a emetterla? E ancora, ci sono dei casi in cui, ancora oggi, è possibile emettere la tradizionale fattura cartacea?
Per cercare di fare un po’ di chiarezza, abbiamo parlato con Danilo Del Vecchio e Anna Maria Liguori, la consulente aziendale per la Finanza Agevolata e per la Transazione 4.0 digitale ed ecologica presso le aziende Spacertron Srl, Desmo4 Srl e Basil9 srl a Milano, Innovation Lab srl a Bari e MyNet srl a Mantova.
Fattura elettronica: chi può inviarla?
La fattura elettronica può essere emessa da un operatore economico, come ad esempio una ditta individuale oppure un artigiano iscritto alla camera di commercio, nei confronti di un’amministrazione pubblica tramite il sistema di interscambio.
Per quanto riguarda la fattura convenzionale, l’operatore economico può ancora emetterla nel caso di una transazione tra privati di tipo B2B oppure B2C.
La pubblica amministrazione invece è il soggetto che riceve la fattura elettronica e che, oltre a controllare gli uffici destinatari della medesima, può esplicitare l’esito della fatturazione all’operatore economico (ovvero se è andata a buon fine oppure no) e monitorare i file ricevuti.
Infine l’intermediario che, ricorda Anna Maria Liguori, può essere ad esempio un commercialista, può mandare o ricevere fatture elettroniche per conto dell’operatore economico o dell’amministrazione pubblica, a condizione, ovviamente, che sia in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie a farlo.
Come avviene la generazione della fattura elettronica?
Per poter essere inviata e accettata, la fattura elettronica dev’essere in formato .xml, come prescritto dal regolamento della fatturazione digitale relativo alle PA.
L’autenticità e l’integrità del file devono essere inoltre garantite dalla presenza della firma elettronica qualificata.
Il file, come riportato anche nel sito ufficiale del Governo Italiano, può essere spedito anche all’interno di una cartella ZIP.
Trasmissione della fattura elettronica: ecco come fare
Per quanto riguarda la trasmissione della fattura elettronica, ci sono due strade che si possono percorrere.
La prima, che non prevede alcun tipo di pagamento, è quella di inviare la fattura elettronica tramite il proprio gestore di PEC oppure attraverso il servizio online correlato.
La seconda, che invece, a seconda dei singoli casi, può prevedere costi più o meno alti, è quella di spedire la fattura elettronica attraverso il protocollo FTP oppure tramite i servizi di cooperazione applicativa su rete SPC oppure rete Internet.